Aprile 25, 2024
Morte-desiree

Ci sono importanti nuovi sviluppi sulla morte di Desirée, la ragazza di Cisterna di Latina di appena 16 anni trovata senza vita nella notte tra giovedì e venerdì scorsi. L’orrore che fino a qualche giorno fa era solo un’ipotesi, adesso è realtà accertata: Desirée è stata drogata e stuprata da 4 uomini, tutti di origine africana. Le indagini condotte dalla Squadra Mobile di Roma e dal commissariato San Lorenzo hanno portato al fermo di due senegalesi e di un nigeriano. Ancora libero il quarto uomo, ma gli inquirenti sono sulle sue tracce e a quanto pare manca poco anche al fermo dell’ultimo responsabile. 

Ci troviamo per l’ennesima volta a parlare di un fatto di cronaca che ci lascia davvero senza parole, schifati ed inorriditi. Una ragazzina di appena 16 anni non ha solo perso la vita: all’omicidio volontario si aggiungono anche la somministrazione di stupefacenti e la violenza sessuale di gruppo. Sono queste le accuse di cui dovranno rispondere i 4 indagati. Accuse che fanno rabbrividire e che non possono lasciare indifferenti. Delle pessime condizioni di Roma avevamo già parlato, ma questa va ben oltre. E’ necessario rendere la Capitale più sicura con opere di riqualificazione che permettano di eliminare luoghi come quello che è stato teatro della morte di Desirée.

Il testimone chiave che ha visto tutto

Un ruolo chiave nelle indagini condotte dalla procura spetta ad un testimone, che secondo indiscrezioni si trovava proprio nel palazzo di Via dei Lucani quella fatidica notte. L’uomo ha raccontato di aver visto Desirée sdraiata a terra, con intorno 7-8 persone che le davano dell’acqua per farla riprendere. Il teste ha raccontato anche di aver visto qualcuno chiamare i soccorsi, ma la ricostruzione rimane ancora poco chiara perchè per il momento la Procura ha preferito non rivelare troppi dettagli alla stampa. Quello che è certo, è che 3 uomini sono ora in stato di fermo e dovranno quasi sicuramente rispondere delle accuse di omicidio volontario, stupro di gruppo e somministrazione di droghe. 

Secondo alcune indiscrezioni la ragazza conosceva i suoi carnefici, li aveva già visti in passato. Questo potrebbe far pensare che Desirée fosse un’acquirente e non fosse la prima volta che andava in quel capannone del quartiere universitario per acquistare droga. Queste però sono solo supposizioni, perchè secondo altre testimonianze la ragazza potrebbe essersi recata là per recuperare il cellulare che le era stato rubato. 

Chi sono i responsabili?

I possibili responsabili individuati dalla Procura di Roma sono 4 ma solamente 3 di loro sono già in stato di fermo: Mamadou Gara, 26 anni, Brian Minteh, 43 anni (entrambi senegalesi senza permesso di soggiorno) ed il nigeriano Alinno Chima, 46 anni. In queste ore le Forze dell’Ordine sono sulle tracce del quarto uomo, ma la sua identità non è stata ancora svelata per non compromettere le indagini. Sicuramente sarà fatta giustizia ed è questo che chiede la madre della vittima, Barbara Mariottini. Chiusa in casa a Cisterna di Latina, la donna ha preferito lasciare la Capitale dove sua figlia è stata uccisa in modo così brutale e adesso è insieme alla sua famiglia.