Nessuna novità in arrivo da Roma dove la raccolta dei rifiuti resta un punto dolente. È partito dal X Municipio un nuovo modello di raccolta dei rifiuti ma pare non funzionare, tanto che i residenti vanno verso altri quartieri per gettare i sacchetti. L’Ama ha pochi mezzi, quando invece dovrebbero essercene di nuovi con tanto di tecnologie per smaltire rifiuti speciali come i materassi.

Da Acilia a Ostia la situazione è la medesima: punti di raccolta dei rifiuti che diventano discariche a cielo aperto. Animali che rovistano tra i rifiuti e una fortissima puzza che proviene dai sacchetti: queste le scene a cui i cittadini assistono quotidianamente. I pochi cassonetti sono pur malconci: rotti e divelti addirittura. I camion dell’Ama passano, svuota i cassonetti ma tralasciano la spazzatura a terra che, questo punto, chissà da quanto giace lì sotto il sole. Ogni 5 giorni passano i camioncini a pulire la strada ma poi la situazione torna la medesima.

La novità riguarda l’avvio di un nuovo modello per gettare i rifiuti, sperimentato in alcuni quartieri del X Municipio. Beh, il nuovo sistema, udite udite, non funziona! Molti residenti per portare via le immondizie sono costretti a fare un tour in altri quartieri, dove comunque i cassonetti sono strapieni, divelti, non svuotati, puzzano etc. Ogni domenica si ripete la stessa storia: bidoni delle immondizie stracolmi con un conseguente disagio dei cittadini.

La tanto agognata rivoluzione con la raccolta porta a porta, non c’è stata. L’emergenza rifiuti c’è ancora perché il nuovo sistema di raccolta porta a porta non funziona. Nel mese di agosto i residenti a Casalpalocco sono rimasti per ben due settimane con una montagna di rifiuti umidi davanti a casa senza che nessuno venisse a ritirarli. È così che per evitare di avere di cumuli di immondizia non raccolta, i cittadini fanno i pendolari verso altri quartieri dove ci sono ancora i bidoni e i cassonetti in strada, tolti nei punti dove è partita la sperimentazione del porta a porta.

Oltre al problema del pendolarismo per gettare i rifiuti che non vengono raccolti con il porta a porta, c’è da metterne in conto un altro. I bidoni nei quartieri sono indifferenziati e così chi ha iniziato a dividere i rifiuti domestici in umido, carta, plastica, vetro etc. si ritrova a buttare tutto in un mucchio unico. Il porta a porta è perfetto per fare la raccolta differenziata, ma se il sistema non funziona, va a finire che non si differenzia più.

Le zone più coinvolte nel caos rifiuti sono Acilia, Casalbernocchi, Casalpalocco e alcune zone di Ostia. Il nuovo modello prevede di distinguere l’umido dalla plastica e di togliere i cassonetti dalle strade. Pareva una bella idea ma l’Ama non ha i mezzi sufficienti per fornire il servizio. Mentre più consiglieri e associazioni di quartieri lanciano allarmi e chiedono interrogazioni, l’assessore all’ambiente cosa fa? Dice che saranno attivate le foto trappole per immortalare chi abbandona le immondizie per strada… è davvero questa la soluzione al problema?

 

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