ex penicillina occupata roma

La sindaca di Roma Virginia Raggi torna sulla questione dell’ex fabbrica Penicillina in via Tiburtina. Dopo che era stata sgomberata , pare proprio che ci siano nuovamente delle persone che ci abitano stabilmente.  Via Twitter il primo cittadino definisce del tutto inaccettabile che la fabbrica sia stata liberata con soldi pubblici, risorse e uomini. Ore c’è il rischio di dover cominciare da capo. Dopo gli sgomberi occorre che ci sia sorveglianza è il messaggio finale che la Raggi lancia dai social.

La sindaca continua il suo sfogo dicendo che tante volte si è provveduto allo sgombero ma poi i luoghi non sono stati messi adeguatamente in sicurezza. È doveroso che i posti che sono stati occupati vengano resi inaccessibili altrimenti dopo pochi giorni le persona tornano dove erano prima. La richiesta del primo cittadino è che il privato o il ministro intervenga per rendere inaccessibile il luogo altrimenti si dovrà nuovamente ripartire da capo e provvedere con lo sgombero. La Raggi pare proprio tirare in causa il Ministro degli Interni Salvini che non fa attendere molto per una sua replica.

Al momento non è possibile sapere quanti siano con certezza le persone che sono tornate ad abitare nello stabile sulla Tiburtina, ma secondo alcuni sarebbero circa 40 persone. A dirlo sono i volontari di Diritto ad Abitare che tengono sotto controllo la situazione e hanno già instaurato da tempo rapporti con le persone senza fissa dimora. Il numero delle persone che torna nel cuore della fabbrica dismessa sarebbe comunque in aumento a causa dei tanti sgomberi come quello via Raffaele Costi e via Cesare Tallone a Tor Sapienza.

L’assenza di una soluzione abitativa alternativa resta comunque la causa principale delle occupazioni dopo gli sgomberi una volta che si buttano fuori le persone, dopo pochi giorni queste tornano o vanno in altri stabili occupati perché non c’è altra soluzione. Questo è quanto sostengono le associazioni come Diritto ad Abitare che chiede al Comune una soluzione più stabile altrimenti la lista degli immobili da sgomberare della procura è destinata a non finire mai. Infatti, il destino della ex Penicillina è di tornare nella lista assieme ad altri 88 immobili.

Dopo il putiferio alzato ieri dal Tweet della Raggi, spunta alla ex fabbrica Penicillina il ministro dell’Interno e vicepremier Salvini. Dopo le accuse di una nuova occupazione, Salvini si è recato sul posto per il suo consueto show mediatico propagandistico.  Ai microfoni dei tentai giornalisti presenti, Salvini dice di avere già sentito il prefetto e il questore che hanno confermato l’assenza di occupazione nello stabile abbandonato. Lo stabile è evidentemente sigillato per impedire proprio che venga occupato una seconda volta. Arriva subito la stoccata alla Raggi. Salvini si domanda dove il Campidoglio prenda le notizie. Il leader della Lega, partito in constante ascesa,  dice di esser sul posto per fare un servizio alla prima cittadina di Roma, proprio come un moderno eroe.

Il vicepremier entra un po’ più nel merito della questione e conferma che problemi di questo tipo sono gestiti dal pubblico quando però ci sono dei privati che dovrebbero farlo. La sindaca che chiede un immediato intervento ha la soluzione sotto al naso: basta che sfrutti meglio i 5000 vigili urbani che il ministro degli Interni ha assegnato al comune di Roma.

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