Ottobre 5, 2024

I costi sostenuti dai professionisti potrebbero comportare un vantaggio fiscale non indifferente. La mancata conoscenza dei mercati finanziari e dei meccanismi che si celano dietro a quest’attività, causerebbero un deficit economico senza precedenti.

Chi possiede una partita IVA è consapevole delle spese da dover affrontare, anche se talvolta viene trascurata l’importanza e dei benefici da poter trarre dalla fiscalità, vista la maggior parte delle volte come un “nemico”.

Come gestire le spese a proprio vantaggio: guida per imprenditori

L’aspetto di assoluta importanza per qualsiasi libero professionista o ditta di varia natura, riguarda il loro patrimonio economico. Mantenere la propria liquidità intatta o pianificare laddove possibile i rischi, garantisce il successo “assicurato”.

Un passo fondamentale per raggiungere questo obiettivo è sfruttare al meglio le detrazioni e le deduzioni fiscali, che possono arrivare a coprire fino al 100% del canone relativo al prodotto o servizio (indipendentemente dalla tipologia) soggetto all’IVA.

Tanto la detrazione quanto la deduzione fiscale rappresentano vantaggi fiscali aperti a chiunque abbia una Partita IVA e un regime fiscale adeguato, con alcune eccezioni, come ad esempio i professionisti che rientrano nel regime forfettario, che risultano esenti da questa possibilità.

La differenza principale tra queste due opzioni sta nel modo in cui vengono applicate. La deduzione incide sul reddito complessivo, riducendo la base imponibile su cui effettuare i calcoli per determinare l’imposta sul reddito.

Dall’altro lato, la detrazione fiscale viene applicata direttamente all’importo dell’imposta, riducendo il totale da versare all’erario.

Il noleggio come un vantaggio prioritario

Esplorare alternative di mobilità, come il noleggio di veicoli, può essere un modo efficace per ridurre i costi operativi mantenendo al contempo una mobilità professionale.

Questa soluzione il più delle volte viene considerata – erroneamente – economicamente dispendiosa. In realtà è molto più vantaggiosa di quel che ci si possa aspettare, visto che grazie alla detrazione e alla deduzione fiscale è possibile risparmiare fino al 100% dell’IVA imposta sull’importo del canone mensile del noleggio a lungo termine.

Affinché si possa applicare il 100% della detrazione fiscale sul canone mensile, è indispensabile che i mezzi locati siano categorizzati come “bene ad uso esclusivamente strumentale”.

Prima di approfondire, è molto importante distinguere tra le due componenti che si trovano in ogni contratto di locazione: la quota di noleggio, che presenta un limite massimo di deducibilità, e la quota di servizi, che non ha limiti fiscali.

Come accennato in precedenza, se i veicoli vengono noleggiati esclusivamente per scopi aziendali (ad uso esclusivamente strumentale9, è possibile detrarre e dedurre l’IVA fino al 100%. Tuttavia, è fondamentale dimostrare che tali veicoli sono essenziali per l’attività aziendale.

Qualora l’uso dei veicoli non sia puramente strumentale, la deduzione si abbassa al 20%, mentre la detrazione scende al 40%.

Nel caso di noleggio promiscuo, ovvero quando i dipendenti dell’azienda possono utilizzare i veicoli aziendali anche a scopo personale, la deduzione scende al 70% (calcolato sul canone annuale totale), mentre la detrazione dell’IVA è del 40%.

I buoni pasto

Un ulteriore beneficio economico per chi ha Partita IVA e vorrebbe gestire al meglio le sue spese, riguarda i buoni pasto. Questi ticket offrono agevolazioni fiscali che contribuiscono a contenere i costi associati ai pasti giornalieri, sia per i lavoratori autonomi e i liberi professionisti, che per gli imprenditori con dipendenti.

I buoni pasto permettono di dedurre fino al 100% delle spese relative all’IRAP e all’IRES. Tuttavia, c’è un’eccezione da considerare: quando i buoni pasto, come ad esempio i Ticket Restaurant, vengono erogati come indennità aggiuntiva nel salario dei dipendenti, il loro valore diviene soggetto a tassazione fiscale e contributiva.

Queste agevolazioni costituiscono un notevole vantaggio per chi gestisce un’attività con Partita IVA, contribuendo a ridurre i costi relativi ai pasti, sia per sé stessi che per i propri dipendenti.

Inoltre, i ticket elettronici risultano “esentasse” fino a 8€ ciascuno, mentre scendono a 4massimo se i buoni pasto erogati sono di natura cartacea.

Affitto di un immobile

Anche il canone di affitto di un immobile costituisce un’opportunità per ottenere agevolazioni fiscali per chi detiene una Partita IVA. Tuttavia, la percentuale di detrazione è influenzata dall’uso dell’immobile in affitto, simile a quanto osservato nei contratti NLT, che può essere categorizzato come uso promiscuo o esclusivamente strumentale.

Se l’immobile affittato è destinato ad un uso promiscuo, è possibile dedurre il 50% del canone di affitto. È importante sottolineare che il contribuente non deve possedere altri immobili nella stessa località dell’immobile affittato o in qualsiasi altra località, se si tratta di un imprenditore (a condizione che l’immobile sia utilizzato esclusivamente per l’esercizio della professione).

D’altra parte, se l’unità immobiliare è utilizzata esclusivamente per l’esercizio della professione, il professionista con Partita IVA può dedurre solo le spese relative allo studio, anche se utilizza soltanto una stanza. Questo costituisce un vantaggio fiscale significativo per chi gestisce un’attività professionale o imprenditoriale.

I consigli sulle migliori strategie da attuare per contenere le spese sono terminati. Suggeriamo di seguirli minuziosamente, in modo tale da poter ottenere un riscontro economico soddisfacente, con la finalità quanto meno, di ridurre sia le spese impreviste che quelle fisse.