Aprile 27, 2025

In tempi di incertezza economica e pressione fiscale crescente, molti italiani si pongono una domanda cruciale: è possibile proteggere i propri risparmi da un pignoramento? E se sì, in quali casi un conto corrente estero può offrire un vero vantaggio legale?

Il tema è delicato e spesso affrontato con superficialità. Tuttavia, esistono scenari normativamente fondati in cui l’apertura di un conto all’estero può rappresentare una strategia legittima di tutela patrimoniale, a patto che venga gestita con attenzione e sotto una corretta guida giuridica.

I conti correnti sono pignorabili, ma non tutti allo stesso modo

È possibile aprire un conto corrente estero non pignorabile?

In linea generale, la normativa italiana non prevede conti completamente impignorabili. Tuttavia, esistono contesti e giurisdizioni in cui il pignoramento è notevolmente più complesso da attuare. È il caso, ad esempio, della Svizzera, dove per un creditore italiano diventa molto più difficile – e costoso – procedere al recupero forzoso di somme depositate.

Le difficoltà principali per il creditore sono:

  • Necessità di titolo esecutivo riconosciuto all’estero
  • Costi legali internazionali elevati
  • Barriere procedurali e linguistiche
  • Protezione rafforzata dei depositi da parte delle banche locali

Un conto estero non è per legge impignorabile, ma può rendere l’azione esecutiva da parte del creditore significativamente più onerosa e complessa, specialmente se il conto si trova in giurisdizioni con sistemi giuridici autonomi e meno collaborativi.

Attenzione alla legalità

Aprire un conto estero è perfettamente legale, ma richiede trasparenza fiscale. Significa che il conto deve essere dichiarato nel quadro RW della dichiarazione dei redditi. In caso contrario, si incorre in sanzioni per omessa dichiarazione di attività finanziarie estere, anche molto gravi.

Allo stesso modo, Sottrarre beni a una procedura esecutiva già notificata può configurare il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte o di indebita sottrazione di beni al creditore (artt. 388 c.p. o art. 11 D.Lgs. 74/2000).Ecco perché è fondamentale distinguere tra protezione preventiva (lecita) e dissimulazione dolosa (illecita).

Conti correnti intestati a società estere: la vera protezione patrimoniale parte da quiQuando un conto in Svizzera può essere utile (e legale)

In un contesto economico sempre più instabile e con una pressione fiscale crescente, la protezione dei propri risparmi non è più un’opzione, ma una necessità. Molti si domandano: esiste un modo legittimo per rendere i propri capitali più difficilmente aggredibili da creditori, ex coniugi o contenziosi fiscali?

La risposta non sta tanto nell’aprire un conto estero come persona fisica, ma nel costruire una struttura societaria solida, capace di agire come vero e proprio filtro giuridico tra il patrimonio e le minacce.

Conto corrente aziendale: perché intestarlo a una società estera

Intestare un conto a una società estera realmente operativa, piuttosto che a un soggetto fisico, è oggi una delle strategie più efficaci e legittime per rafforzare la tutela patrimoniale. Non si tratta di evasione, ma di pianificazione avanzata.

Ecco perché questa soluzione è preferibile:

  1. La società è un soggetto giuridico autonomo: i beni a essa intestati non sono automaticamente aggredibili dai creditori della persona fisica.
  2. Le informazioni bancarie aziendali non sono sempre accessibili direttamente al creditore, che deve prima superare barriere giuridiche complesse.
  3. I conti intestati a entità giuridiche estere, soprattutto fuori dall’UE, sono soggetti a norme diverse, che spesso richiedono riconoscimenti giudiziari internazionali prima di qualsiasi procedura esecutiva.
  4. Maggiore riservatezza operativa, nel rispetto delle normative antiriciclaggio, ma con procedure più complesse per eventuali pignoramenti transfrontalieri.

Giurisdizioni strategiche: Hong Kong, Estonia, Cipro e oltre

La scelta della giurisdizione è cruciale. Tra le più efficaci troviamo:

  • Hong Kong: economia solida, banche altamente professionali, conti multivaluta, ampia accettazione di clienti internazionali. I conti societari aperti qui sono molto difficili da pignorare senza specifica autorizzazione del tribunale locale.
  • Estonia: uno dei paesi più digitalizzati al mondo, offre l’e-Residency, un programma che consente di aprire e gestire una società estone da remoto. La trasparenza fiscale è elevata, ma al tempo stesso l’Estonia garantisce una certa protezione giuridica per i capitali aziendali, rendendo complesso per un creditore straniero procedere a pignoramenti diretti senza seguire lunghe procedure internazionali.
  • Cipro: grazie a un sistema fiscale vantaggioso e a una normativa societaria moderna, Cipro è una delle mete preferite per chi desidera aprire una società con tassazione contenuta e buona tutela patrimoniale. L’adesione all’Unione Europea consente inoltre maggiore credibilità nei rapporti commerciali, senza rinunciare a una protezione più robusta rispetto ad altri stati membri.
  • Altre giurisdizioni interessanti: Emirati Arabi Uniti (in particolare Dubai e Abu Dhabi), Singapore e Malta. Ognuna di queste opzioni presenta vantaggi specifici in termini di accessibilità bancaria, fiscalità agevolata e complessità di eventuali azioni esecutive straniere.

 

In ogni caso, l’apertura di una società o di un conto estero deve essere sempre valutata nel rispetto della normativa italiana, evitando qualsiasi rischio di contestazioni fiscali o procedurali.

Come proteggere i risparmi in modo legale: il ruolo della pianificazione societaria

Un ulteriore elemento che può rafforzare la protezione patrimoniale – anche in ottica di successione d’impresa, gestione immobiliare o fiscalità internazionale – è la costituzione di una società all’estero.

Infatti, intestare un conto estero a una società estera anziché a una persona fisica può:

  • Aggiungere un ulteriore filtro tra creditore e patrimonio
  • Rendere più difficile per il creditore ottenere informazioni
  • Consentire una gestione più efficiente degli asset

È fondamentale che questa operazione venga strutturata in modo conforme alle leggi antielusive e che la società abbia una reale operatività economica. In caso contrario, si rischiano contestazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Società estere e conti correnti: una strategia legittima (ma da costruire con criterio)

In ambito di protezione patrimoniale, è sempre più frequente valutare la possibilità di costituire società all’estero come strumento complementare all’apertura di un conto corrente internazionale. Non si tratta di evasione o occultamento, ma di una legittima pianificazione – soprattutto se supportata da consulenti esperti che operano nel rispetto delle normative italiane ed europee.

Un esempio concreto è quello seguito dallo Studio Legale Internazionale Bertaggia, realtà con oltre vent’anni di esperienza in diritto internazionale, trust, fiscalità estera e asset protection. Lo studio affianca privati, professionisti e imprenditori italiani nell’identificare soluzioni giuridiche e bancarie in Paesi come Svizzera, Emirati, Malta o Singapore, con particolare attenzione alla trasparenza fiscale e alla sostenibilità legale delle operazioni.

Ogni struttura di protezione patrimoniale deve rispettare il principio di sostanza economica e non può essere finalizzata esclusivamente ad eludere obblighi fiscali o esecutivi, secondo i principi dell’antiabuso oggi ben codificati anche a livello europeo.

Approfondisci tutti i dettagli su come aprire un conto corrente estero non pignorabile con il supporto legale di un esperto.