Abbiamo contattato l’Avvocato Iacopo Maria Pitorri di Roma, esperto in permessi di soggiorno e diritto dell’immigrazione, per approfondire l’argomento dei permessi di soggiorno con dicitura Carta Blu UE. Per permesso di soggiorno con Carta Blu UE si intende un particolare tipo di documento che viene rilasciato a seguito della stipula di un contratto di lavoro subordinato a tempo determinato o indeterminato. “Qualora il contratto di lavoro sia a tempo indeterminato – ci spiega l’Avvocato Iacopo Maria Pitorri – il permesso di soggiorno avrà una durata biennale. Sarà necessario fornire la relativa documentazione alla questura, dimostrando che il richiedente sta svolgendo prestazione lavorativa retribuita per conto di una persona fisica o giuridica”. E’ possibile ottenere la Carta Blu UE anche con un contratto di lavoro a tempo determinato. In questo caso, il permesso di soggiorno avrà una durata equivalente alle mensilità del contratto determinato più tre mesi oltre la scadenza del medesimo contratto.
La Legge italiana prevede un altro requisito da rispettare per poter presentare richiesta di un permesso di soggiorno con Carta Blu UE: il cittadino straniero deve essere in possesso di un diploma di istruzione superiore rilasciato nel Paese di provenienza o di un diploma che attesti la frequentazione di percorso di formazione professionale della durata di almeno tre anni. “Si sottolinea il ruolo del datore di lavoro nel procedimento di richiesta del permesso di soggiorno con Carta Blu UE – aggiunge l’Avvocato Iacopo Maria Pitorri – infatti, quest’ultimo, dovrà presentare una domanda di nulla osta alla Prefettura, presso lo sportello unico per l’immigrazione. Esiste un caso particolare in cui il nulla osta possa essere sostituito da una comunicazione del datore di lavoro e consiste nella presenza di un protocollo d’intesa tra il Ministro dell’Interno e il datore di lavoro”. Si ricorda che al cittadino immigrato titolare di un permesso di soggiorno con Carta Blu UE può essere rilasciato un permesso di lungo periodo qualora abbia soggiornato per 5 anni consecutivi in un altro Paese membro dell’Unione Europea e qualora sia in possesso da almeno 2 anni di un permesso di soggiorno italiano con Carta Blu UE. Anche i familiari dello straniero soggiornante con Carta Blu UE possono ottenere il rilascio di un permesso di soggiorno per motivi di famiglia. Si rammenta che per il periodo 2019-2020 non sono previste nuove discipline di regolamentazione del rilascio del permesso di soggiorno in Carta Blu UE. Tutte le altre forme occupazionali quali lavoro autonomo, lavoro stagionale, tirocini formativi ed apprendistati, non sono forme di lavoro valide per la presentazione della richiesta del permesso di soggiorno con Carta Blu UE. Per saperne di più o per ricevere assistenza si invita a contattare l’Avvocato Iacopo Maria Pitorri di Roma attraverso i riferimenti che trovate sul suo sito web.