Aprile 24, 2024
fontana trevi giorno

È solo di questo weekend la notizia di una turista che si è getta nella Fontana di Trevi probabilmente per replicare la famosissima scena de “La dolce vita” in cui la formosa Anita Ekber si rinfresca nella fontana e invita Mastroianni a seguirla. Che sia per la calura o per replicare la scena di un celebre film, la multa prevista per un atto di questo tipo è di 450 euro ma sono in moltissimi a sostenere che si tratti di una cifra troppo bassa per sfavorire comportamenti che sono anche danni di immagine alla città eterna che vede ogni estate i suoi monumenti storici diventare piscine per i turisti accaldati.

Fontana-trevi

Si parla del caso accaduto questo weekend che ha riportato sotto i riflettori la problematica dei turisti più incivili e irrispettosi in giro per Roma che spesso usano monumenti storici, in primis fontane, in modo inappropriato visto il loro enorme valore artistico e culturale. Una ex concorrente del Grande Fratello, Aida Nizar, si è gettata nella Fontana di Trevi per fare un video, probabilmente da usare in un momento successivo sui social, in cui giocava con l’acqua come se fosse in una piscina pubblica. La divertita Nizar in cerca di ulteriore fama e celebrità si è però vista arrivare due personaggi ben diversi dai fan impazziti in cui sperava: due vigili urbani che hanno verbalizzato l’accaduto e staccato una multa di 450 Euro. Secondo molti, l’ammontare della sensazione sarebbe troppo bassa per poter scoraggiare comportamenti di questo tipo che sono, purtroppo, all’ordine del giorno in estate quando la città viene presa d’assalto, più che nelle altre stagioni, dai turisti, soprattutto stranieri che bivaccano sul selciato delle chiese e basiliche dando un’immagine di degrado della città.

Non si può fare di certo un confronto con la celebre scena del “La dolce vita” girata nel 1960 quando Roma non era di certo così intasata dai turisti irrispettosi. Emulare la scena del film non è una giustificazione valida poiché si trattava di una scena girata da un maestro della regia del calibro di Fellini e con tanto di permesso firmato dal comune. Il film rese ancora più nota e celebre la capitale italiana come meta romantica e non solo, aumentandone il lustro internazionale. Tutt’altra faccenda sono i video come questi di turisti che si gettano nella fontana per racimolare un po’ di like sui social e far parlare di sé, dando un palese esempio al popolo di internet di che cosa sia permesso fare a Roma. Video narcisisti di questo tipo sono una delle possibili cause del comportamento incivile di moltissimi turisti che girando per Roma scambiano ogni fontana per una piscina dove immergere i piedi per avere un po’ di sollievo dal solleone. Le multe sono davvero irrisorie perché il danno di immagine che la città di Roma ne deriva costa davvero molto di più e toglie fascino e immortalità a una città che dovrebbe restare nell’immaginario comune di tutti proprio come l’aveva dipinta Fellini del suo celebre film.