Aprile 23, 2024
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Saranno 30 detenuti del carcere di Rebibbia ad occuparsi della manutenzione delle strade romane e a riparare quelle buche che ormai da troppo tempo stanno provocando moltissimi incidenti. Tra le vittime della strada, la maggior parte sono pedoni e già questo dovrebbe far riflettere sul problema delle buche ma non solo. Fino al mese scorso era tutto in dubbio: si era parlato addirittura di far intervenire l’esercito per riparare le famose buche nella Capitale, ma l’idea della Giunta Raggi non era stata vista di buon occhio. Qualche giorno fa, finalmente la soluzione: hanno iniziato di mattina presto, i detenuti del carcere di Rebibbia e saranno all’opera ancora per diverso tempo.

Un’idea sicuramente apprezzabile, che coniuga integrazione sociale e necessità di una città che ormai, lo abbiamo già visto molte volte, sta letteralmente cadendo a pezzi.

Chi sono i detenuti che riparano le strade di Roma

Sono 30 i detenuti del carcere di Rebibbia che questo martedì hanno iniziato con i lavori di ripristino delle strade di Roma, rimboccandosi subito le maniche per riparare quelle buche che ormai tappezzano diversi quartieri della città. Sono stati selezionati tra coloro che presentavano un basso indice di pericolosità e che si trovano in carcere per aver commesso i reati minori. Non c’è quindi nulla di cui preoccuparsi, anche perchè prima che gli venisse affidato questo compito tutti i detenuti hanno seguito un corso specifico. Sono infatti stati formati da Autostrade per l’Italia e hanno ottenuto un attestato professionale di asfaltatori e manutentori di strade. Hanno quindi tutte le carte in regola i detenuti del carcere di Rebibbia: 30 persone che risolveranno l’ormai annoso problema delle strade di Roma.

Le zone della città che saranno sistemate

Sono in tutto 10 gli interventi di manutenzione delle strade che sono stati previsti e che saranno in capo ai detenuti del carcere di Rebibbia, attentamente supervisionati dai tutori di Autostrade per l’Italia. I lavori sono iniziati martedì e si è partiti dalla periferia della Capitale, nella zona di Torre Spaccata. Gli interventi di manutenzione sono stati diversi: buche rattoppate, rifiuti raccolti, strisce pedonali ridisegnate. Una volta terminata questa zona di Roma, i detenuti si sposteranno in altre strade di Torre Spaccata, di Corviale, di Aurelio e di Quartaccio.

Per il momento questo progetto, sottoscritto i convenzione con Autostrade per l’Italia, sembra funzionare alla grande, tanto che altre città metropolitane hanno scelto di prenderlo come esempio. Si tratta di un’iniziativa che consente di integrare i detenuti nella società e farli sentire ancora utili per la cittadinanza. Al tempo stesso, il problema che ormai da troppo tempo stava preoccupando gli abitanti di Roma sarà risolto e non ci saranno più (almeno questo è quello che si spera) strade pericolanti per la cattiva manutenzione.

I lavori di manutenzione e ripristino delle strade della Capitale termineranno entro metà febbraio: tra un paio di settimane quindi potremo tirare le somme, ma siamo fiduciosi e sappiamo già che questa iniziativa è partita con il piede giusto. Tra non molto tutti i cittadini potranno coglierne i frutti e i detenuti, dal canto loro, potranno essere soddisfatti del lavoro svolto.